Nel percorso formativo ed esperienziale ho avuto modo di plasmarmi nell’incontro con diversi approcci, strumenti e tecniche, con la porosità di una spugna ho integrato diverse influenze apprezzandone sensibilità e peculiarità.

Nell’impegno professionale quotidiano offro un approccio progettuale e psicoterapeutico integrato che unisce psicologia dinamica, psicologia sistemico-relazionale, psicologia positiva e neuroscienze, un modello avanzato e multidisciplinare per comprendere e trattare il disagio psicologico. Questa integrazione mi permette di affrontare il paziente e i gruppi di persone da un punto di vista completo, lavorando sia sui processi intrapsichici e relazionali che sulle basi neurobiologiche e sulle risorse personali.

Vediamo nel dettaglio come integro questi approcci adottando aspetti che si armonizzano con le mie attitudini e sensibilità.

1. Psicologia dinamica

  • Focus principale: i processi inconsci, i conflitti intrapsichici e lo sviluppo del Sé.
  • Ruolo nel mio modello operativo:
    • Approfondisce la comprensione dei modelli relazionali e dei conflitti interiori legati a esperienze infantili e traumi.
    • Si collega alle neuroscienze attraverso lo studio di fenomeni come la memoria implicita e le tracce emozionali nei circuiti cerebrali (es. l’amigdala).
    • Fornisce strumenti per elaborare emozioni e vissuti radicati nel passato, collegandoli al presente.

2. Psicologia Sistemico-relazionale

  • Focus principale: il ruolo delle relazioni e dei sistemi sociali nel mantenere o modificare il disagio psicologico.
  • Ruolo nel mio modello operativo:
    • Analizza come le dinamiche relazionali attuali (famiglia, coppia, lavoro) influenzano il benessere e il funzionamento del paziente.
    • Si integra con le neuroscienze attraverso il concetto di co-regolazione emotiva, legata ai meccanismi neurali dell’attaccamento (es. il sistema della regolazione affettiva mediato dal nervo vago).
    • Facilita il cambiamento migliorando le dinamiche interpersonali e promuovendo relazioni sane.

3. Psicologia positiva

  • Focus principale: promuovere il benessere e lo sviluppo delle potenzialità personali.
  • Ruolo nel mio modello operativo:
    • Introduce tecniche pratiche per rafforzare la resilienza, la gratitudine e i valori e gli obiettivi che danno significato nella vita di ognuno.
    • Si collega alle neuroscienze attraverso lo studio dei circuiti della ricompensa e della dopamina, che regolano emozioni positive e motivazione.
    • Aiuta il paziente a costruire una visione del futuro basata su valori e obiettivi realistici.

4. Neuroscienze

  • Focus principale: comprendere i processi cerebrali e neurofisiologici che sottendono le emozioni, il comportamento e i cambiamenti psicologici.
  • Ruolo nel mio modello operativo:
    • Fornisce una base scientifica per comprendere i meccanismi del cambiamento, ad esempio attraverso la neuroplasticità (la capacità del cervello di riorganizzarsi in risposta all’esperienza terapeutica).
    • Collega i concetti psicodinamici e relazionali a fenomeni come il sistema limbico (regolazione delle emozioni), la corteccia prefrontale (autocontrollo e pianificazione), e il sistema nervoso autonomo (risposte di stress e rilassamento).
    • Favorisce un approccio “embodied” (corporeo), evidenziando il legame tra mente e corpo.

Il MODELLO DI INTERVENTO che ho messo a punto, nella fase attuativa, si articola in tre momenti principali:

1. Valutazione iniziale

2. Interventi terapeutici

3. Monitoraggio e consolidamento

In questo approccio integrato sono evidenti diversi vantaggi, tra cui:

  1.   Completezza: affronta l’individuo in tutte le sue dimensioni (intrapsichica, relazionale, corporea e neurobiologica).
  2.   Personalizzazione: permette di adattare l’intervento ai bisogni specifici del paziente.
  3. Evidenze scientifiche: utilizza conoscenze consolidate dalle neuroscienze per spiegare e supportare il processo terapeutico.

Dott.ssa Giovanna Maiella